MuST23 apre le porte: dal 3 giugno al via le visite al museo

Il 3 giugno è la data da segnare nel calendario. MuST23, il museo stazione 23 maggio, inaugurato nella vecchia stazione di Capaci, apre le porte al pubblico. Non un semplice museo, ma un vero e proprio spazio multifunzionale. Un luogo di fruizione e produzione culturale legato all’antimafia in senso ampio, con attività didattiche, culturali e aggregative e spazi per le produzioni multimediali.

Partendo dalla strage del 23 maggio 1992, che costò la vita al giudice Giovanni Falcone, alla moglie e alla sua scorta scorta, MuST23 racconta una Sicilia che resiste, spera e cambia. L’obiettivo è diventare un punto di riferimento per il territorio. Un museo interattivo e multimediale, che mira alla creazione di uno spazio di fruizione culturale permanente, di “memoria viva”.

MuST23, l’apertura del 3 giugno 2024

Lunedì 3 giugno 2024 il museo apre per la prima volta le sue porte al pubblico. Al termine di un percorso durato più di un anno, segnato da diverse tappe fondamentali, si è arrivati finalmente al giorno dell’apertura ufficiale del museo.

Una data da ricordare, che darà ufficialmente il via a questo nuovo progetto targato Capaci No Mafia ETS e Addiopizzo Travel. Le visite saranno programmate ogni ora (martedì e domenica i giorni di chiusura) e inoltre, chi ha partecipato all’evento di inaugurazione del 22 maggio, potrà esibire il coupon valido per due ingressi al costo di uno in tutto il mese di giugno.

Cosa trovi negli spazi di MuST23?

L’apertura al pubblico del 3 giugno dà il via alle visite negli spazi di MuST23. Nella metafora di un viaggio, suggerita anche dalla location (l’ex stazione ferroviaria e scalo merci di Capaci), il museo stazione 23 maggio si basa su dei container che simulano i vagoni di un treno.

Per adesso sono presenti tre “vagoni”, dove è possibile effettuare la vera e propria visita museale, un’esperienza narrativa multisensoriale. Poi è presente un container tutto rosso, una locomotiva alla guida di questo treno immaginario. Questo è il vagone della Feltrinelli, una libreria che detiene già un record: sono presenti più titoli a tema mafia e antimafia di tutte le altre librerie d’Italia. 

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