Cosa
Facciamo
MuST23 è un museo
…immersivo, interattivo e multimediale, che mira alla creazione di uno spazio di fruizione culturale permanente, di “memoria viva”. Partendo dalla strage del 23 maggio 1992, che costò la vita al giudice Giovanni Falcone, alla moglie e alla sua scorta, racconta una Sicilia che resiste, spera, cambia.
MuST23 è un’esperienza...
…emozionante e formativa. Il visitatore si immergerà nelle storie e nelle testimonianze di chi ha vissuto quel periodo storico, con un linguaggio vivido e colorato di speranza. MuST23 presenta la rivalsa della bellezza dei luoghi, della determinazione della popolazione di questa città che vive e si impegna nel sogno concreto di una Capaci…capace di reagire, ricostruire e rinascere.
MuST23 è cittadinanza attiva...
L’obiettivo di MuST23 è quello di informare e scuotere le coscienze per spingere all’impegno. Per ridurre il rischio di indifferenza alle mafie, chi nel 1993 non era ancora nato deve conoscere quel che successe allora. Attraverso il ricorso a filmati d’epoca e l’utilizzo di tecniche avanzate come la realtà virtuale, sarà possibile rivivere i momenti della strage, quando un intero tratto di autostrada saltò in aria, e persero la vita Giovanni Falcone, la moglie Francesca Morvillo, anche lei magistrato, e i tre agenti di scorta Vito Schifani, Rocco Dicillo e Antonio Montinaro.
MuST23 diventa così anche un luogo di fruizione e produzione culturale legato all’antimafia in senso ampio, con attività didattiche, culturali e aggregative e spazi per le produzioni multimediali.
MuST23 è resistenza antimafia
La strage sarà solo il punto di partenza del percorso museale.
Se Capaci per molti è sinonimo di strage, partire da quell’evento drammatico diventa strumento narrativo per raccontare come quel giorno segnò anche un prima e un dopo nella cosiddetta “generazione del ‘92”, i giovani siciliani (e non solo) segnati da quell’esperienza, che diedero nuova linfa alla resistenza alla mafia e alla valorizzazione del territorio.
MuST23 guiderà attraverso l’importante lavoro di Falcone, l’impegno della società civile, gli arresti dei più importanti boss e le eccellenze siciliane.
MuST23 è innovazione tecnologica: tecnologie all’avanguardia trasformano la visita in un’esperienza immersiva unica e interattiva
Questo museo multimediale rappresenta il futuro della narrazione storica, combinando l’impatto emotivo del passato con le più recenti innovazioni tecnologiche.
Grazie all’ausilio della realtà virtuale (VR) è possibile entrare in una ricostruzione realistica della strage di Capaci, vivendo quei drammatici minuti con una profondità e una vicinanza impossibili da ottenere con mezzi tradizionali. Questa tecnologia non solo educa, ma coinvolge i sensi, creando una connessione emotiva potente e duratura.
MuST23 è un hub culturale
Con MuST23 vogliamo creare uno spazio aperto alla comunità locale e ai cittadini attivi, un luogo di confronto e creatività. Non solo un museo, ma una casa delle associazioni, che permetta alle realtà locali di avere un luogo di ritrovo e di sperimentazione per la promozione sociale e culturale del nostro territorio.
Il nostro obiettivo è rendere Capaci meta di un “pellegrinaggio laico”, etico e sostenibile, parte di quel turismo rigenerativo che fa incontrare “gli altri” e valorizza le comunità.
MuST23 è il punto di partenza fondamentale per una rinnovata coscienza critica e di comprensione di chi siamo stati, chi siamo e in che direzione vogliamo andare.
MuST23 è rigenerazione urbana
Il luogo scelto è quello dell’ex stazione di Capaci, concessa in comodato d’uso gratuito da RFI.
È uno spazio che dopo anni di abbandono e atti vandalici rinasce e diventa spazio pubblico, tanto più importante a Capaci dove non ci sono un teatro, un cinema, un centro di aggregazione giovanile.
Ecco perché MuST23 è anche un progetto di rigenerazione urbana, che crea una nuova destinazione sostenibile, vivibile e attraente sia per i residenti sia per i visitatori.
MuST23 sarà…
… un progetto in continua evoluzione, puoi essere tu stesso ad indicare la direzione ed essere un protagonista.